FAQ - Frequently Asked Questions
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Esiste la detrazione fiscale del 65 % per impianti a pavimento?
Esiste attualmente la detrazione del 65 % recuperabile in 10 anni sugli impianti a pavimento eseguiti su ristrutturazioni aventi impianti di tipo tradizionali, a patto di non avere aumenti di superficie e di installare caldaia a condensazione o pompa di calore, per ulteriori informazioni potete contattarci senza impegno.
Si risparmia rispetto agli impianti di riscaldamento tradizionali?
Le particolari caratteristiche degli impianti di riscaldamento a pavimento radiante consentono di ottenere riduzioni dei consumi di gas combustibile di almeno il 20-25%.
Questo è dovuto a svariati motivi fra i quali la distribuzione delle temperature, la bassa temperatura del fluido vettore, l’ampia superficie riscaldante, la presenza dei pannelli isolanti, un migliore sfruttamento del calore che non sale sopra i due metri circa ecc.
È vero che l' impianto di riscaldamento a pavimento genera problemi di circolazione alle gambe?
Era vero negli impianti eseguiti alcuni decenni fa, in cui le tubazioni annegate nel cemento senza isolamento e la grande dispersione termica degli edifici di allora costringevano a mantenere temperature dell’acqua superiori a 55°C. Oggi la progettazione e l’installazione deve seguire i requisiti imposti dalle normative vigenti. La norma UNI EN 1264 stabilisce che la temperatura massima delle piastrelle non superi i 29°C in ambienti quali la camera da letto o il soggiorno. Nei bagni e vicino alle pareti esterne è consentito raggiungere i 33°C per poter avere un ambiente più caldo. Pertanto sono sempre inferiori alla temperatura corporea, non causando quindi alcun problema.
È vero che l’impianto di riscaldamento a pavimento crea molta polvere?
La polvere si genera in modo completamente naturale.
Un impianto tradizionale mette in movimento l’aria e quindi con essa anche la polvere che si va a depositare anche sui mobili.
Un impianto di riscaldamento a pavimento non genera moti convettivi e quindi la polvere rimane sul pavimento.
Il sistema di riscaldamento a pavimento genera irritazione delle vie respiratorie?
Assolutamente no. La temperatura del pavimento rimane a livelli così bassi (27-29°C) che non vengono modificate le condizioni di umidità dell’aria. Per questo tipo di impianti non è quindi necessario utilizzare le vaschette umidificatici.
Che tipo di caldaia si può utilizzare?
Si può utilizzare qualunque tipologia di caldaia: sia quelle tradizionali sia quelle a condensazione. Ovviamente essendo un impianto a bassa temperatura i vantaggi maggiori si hanno utilizzando quelle a condensazione.
Si può utilizzare un impianto a pavimento in un capannone industriale o in un edificio con un soffitto molto alto?
L’impianto di riscaldamento a pavimento è ideale negli ambienti con soffitti molto alti in quanto il calore viene emesso per irraggiamento e arriva ad un’altezza di circa 2 metri, mentre con i sistemi tradizionali il calore si muove per convezione, quindi tende a salire autonomamente verso l’alto.
Che tipo di pavimento si può utilizzare sopra l’impianto radiante?
Va bene qualsiasi tipo, dal marmo al legno. L’importante è che la progettazione tenga conto del pavimento utilizzato.
Si può installare un termostato in ogni ambiente?
Ogni stanza o ogni zona di stanza volendo può essere gestita in modo completamente autonomo anche in un secondo tempo semplicemente intervenendo sulla cassetta di ispezione.
Si può fare anche il raffrescamento?
È possibile anche raffrescare il pavimento per climatizzare l’ambiente. Si ottiene un fresco più naturale senza dannose correnti di aria fredda.
I vostri sistemi consentono di ridurre il rumore da calpestio?
Per l’abbattimento dei rumori da calpestio è disponibile un tipo di pannello a doppia densità che a parità di spessore assicura un’attenuazione dei rumori da calpestio ∆Lw›27 dB (secondo UNI EN 12354-2).